Cronaca

"Ti piace, dì la verità": messaggi choc tra il 37enne e la figlia della sua compagna

Come riporta La Città, la chat è finita nell’ordinanza con la quale il gip Stefano Berni Canani ha disposto la custodia cautelare in carcere per l'uomo, per aver avuto rapporti sessuali con la minorenne

"Sei una porcellona, ti prenderei a morsi ora": questo solo uno dei messaggi scambiati tra D.S., 37 anni e la figlia della sua compagna, appena quattordicenne, via WhatsApp. "Appena ti prendo sotto ti... Ti piace, dì la verità", incalza l’uomo, concordando un appuntamento per fare, l’indomani, un bagno in piscina. La ragazzina spiega di aver lasciato il costume dalla nonna e lui controbatte: "Te lo fai nuda". Come riporta La Città, la chat è finita nell’ordinanza con la quale il gip Stefano Berni Canani ne ha disposto la custodia cautelare in carcere per aver avuto rapporti sessuali con la minorenne, dal luglio del 2015 (quando aveva ancora dodici anni) allo stesso periodo dell’anno scorso. Rapporti, tra l’altro, non protetti, come ha riferito l’adolescente. La quattordicenne, tra il settembre e il febbraio del 2015, era stata già vittima di una violenza sessuale di gruppo.

Cinque minori, dopo averla bendata, abusarono di lei in un vicolo di una frazione alta, dove abitava. Da qui, la decisione della donna di trasferirsi a casa del compagno. Senza sapere che ad attenderla sarebbe stato uno choc, se possibile, peggiore. La donna il 22 luglio ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Mercatello e sono partite le indagini.  Ad insospettirla, sono state le continue assenze notturne dell’uomo, che si alzava ripetutamente con una scusa: il bagno, un bicchiere d’acqua. Ma in realtà il 37enne raggiungeva la minore nella sua stanzetta, dove una notte la donna lo ha sorpreso mentre la baciava ripetutamente su una guancia. L'uomo tentava di sedurre la minore con regali, gite in barca e messaggi in cui la faceva sentire desiderata. Ora il 37enne dovrà essere sentito dal gip per l’interrogatorio di garanzia.


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