Cronaca

Antimafia, Bindi chiede le carte alla Procura sulla vicenda De Luca

La decisione è stata presa all'unanimità dai membri della Commissione Parlamentare Antimafia. Nel mirino sono finite le dichiarazioni del governatore della Campania pronunciante durante una riunione sul referendum

Bindi e De Luca

E, alla fine, la contromossa di Rosy Bindi è arrivata. Nella seduta odierna, infatti, la Commissione Parlamentare Antimafia, all’unanimità, “mi ha incaricato – dichiara la presidente - di richiedere preventivamente informazioni urgenti alla Procura della Repubblica di Napoli in merito a eventuali indagini in corso, agli atti e ai documenti acquisiti e alla posizione dei soggetti coinvolti, per verificare i presupposti per l’avvio di una inchiesta da parte della nostra Commissione, che naturalmente sono legati al tema mafia. Abbiamo sempre agito così – precisa la parlamentare del Pd -  per avviare le nostre inchieste e useremo lo stesso metodo”. A fare richiesta, in apertura di riunione, sono stati i gruppi di Forza Italia, Lega Nord, Gal, Sinistra Italiana e Movimento Cinque Stelle. La vicenda riguarda il summit organizzato dal governatore della Campania Vincenzo De Luca con diversi amministratori locali, durante la quale ha invitato gli stessi a fare di tutto pur di far vincere il Sì nei loro comuni.

Pronta la replica di De Luca: "Ci rende curiosi conoscere l’iter previsto sul reato di battuta e come evolverà la crociata del calamaro. Vediamo rilanciata anche la discussione sull’emendamento battezzato “De Luca”. Vorrei solo ricordare che si tratta di una proposta avanzata unitariamente dalla Conferenza delle Regioni ben prima che si aprisse questo dibattito, ed è una iniziativa volta a rimuovere una situazione assurda per la quale fino a un anno fa erano commissari per la Sanità i presidenti che avevano determinato il debito, mentre non possono esserlo coloro che la stanno risanando. Non è molto difficile svelare questo mistero e sottrarlo alla titolarità di De Luca. Incuriosisce il fatto che quelli che sulla battaglia referendaria lamentano il neocentrismo e la sottrazione di competenze alle Regioni si straccino le vesti nel momento in cui queste vengono riconosciute. Come sempre, riconfermiamo che la nuova Campania è pronta ad accettare la sfida del rigore, del risanamento e della correttezza amministrativa. Per ogni altro elemento di folklore se ne riparlerà dopo il referendum, quando comunicheremo anche l’elenco di tutti quelli che saranno querelati per diffamazione”.

Intanto questa mattina il senatore di Forza Italia Franco Cardiello ha presentato un'interrogazione ai ministri Alfano e Orlando proprio sulle dichiarazioni dell'ex sindaco di Salerno, da cui ha preso le distanze nei giorni scorsi anche il premier Matteo Renzi.


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