Cronaca

"Basta Dad": famiglie, studenti e precari in piazza a Salerno

In piazza, Cobas Scuola, insieme a Priorità alla Scuola e al Coordinamento Nazionale Precari, nonchè Coordinamento Scuole Aperte Salerno e UDS Salerno

Foto di Guglielmo Gambardella

"Basta con la dad": questo l'urlo di famiglie e insegnanti scesi questa mattina in piazza Caduti di Brescia, a Salerno, nella giornata in cui è stato indetto lo sciopero nazionale contro le scuole chiuse. "E’ cambiato il governo e ancora una volta dalle parole non si è passati ai fatti: stesse precarietà, inefficienze e disorganizzazioni del precedente. Particolarmente grave è l’inerzia per quel che riguarda le Scuole, che sono state chiuse in gran parte delle province e mentre si afferma che questo sia l’unico provvedimento possibile, niente si sta facendo non solo per riportare il più rapidamente in presenza piena gli studenti ma neanche per garantire che tutto ciò non si ripeta anche nel prossimo anno scolastico", sottolineano i manifestanti.

La nota

La Campania ha raggiunto il triste primato con meno di due mesi di lezioni in presenza siccome De Luca, per salvare le amministrazioni che non amministrano e coprire il disastro che ha provocato nella sanità campana, ha imposto la chiusura delle Scuole senza alcuna evidenza scientifica e a prescindere dall’alternanza dei colori: dal giallo al rosso ricordiamo che a tutt’oggi studenti di ogni ordine e grado sono stati abbandonati al purgatorio della DAD. Si è di nuovo scelto la via più facile per le incapaci strutture amministrative, ma la più deleteria per le famiglie e gli studenti, soprattutto i più piccoli e i portatori di disabilità e di bisogni educativi speciali ,che nei casi migliori frequentano scuole deserte.

Quando si chiudono le Scuole mentre tutte le principali attività produttive sono aperte, si tratta di una scelta e non di una necessità: la scelta tra quello che si ritiene indispensabile e quello che appare un “optional” a cui si può rinunciare immemori del fatto che le Scuole sono da sempre l’asse portante di una società. Premesso, che luoghi del tutto sicuri oggi non ne esistono e che non possiamo nè vogliamo più aspettare che lorsignori li mettano in sicurezza, comunque i contesti scolastici, con tutte le protezioni possibili, restano luoghi più sicuri di tante fabbriche e uffici, o dei bus ridotti all’osso o dei supermercati, soprattutto per chi ci lavora. Per questo le scuole vanno subito riaperte tutte come si sta decidendo negli altri Stati europei che sono in lockdown. 

In piazza, Cobas Scuola, insieme a Priorità alla Scuola e al Coordinamento Nazionale Precari, nonchè Coordinamento Scuole Aperte Salerno e UDS Salerno. Zaini e piccoli alle prese con disegni e cartelloni sono stati coinvolti nell'iniziativa di protesta.
 


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