Cronaca

Camorra a Siano, auto e farmacie incendiate per "gestire" il Comune

Tra il gennaio 2009 e l'ottobre 2010, i malviventi hanno dato fuoco a auto, autocompattatori e persino contro la farmacia della sorella del sindaco di Siano

Choc a Siano. Svelati i dettagli della delicata operazione di questa mattina, conclusasi con l'arresto di ben 11 malviventi, autori di numerosi attentati finalizzati a conquistare il controllo sugli appalti e quindi sull'amministrazione del comune salernitano. I delinquenti, organizzati in una banda di stampo camorristico, miravano a dar vita ad un vero e proprio clima di terrore, al fine di controllare con propri uomini la gestione amministrativa del Comune.

Nata dalle ceneri del disciolto clan Graziano di Quindici, nell'avellinese, l'organizzazione pare abbia messo a segno ben sedici attentati dinamitardi. In manette, il capo A.B., L.L., G.C., A.G. e G.L. Ai domiciliari, poi l'avvocato S.D.F. che deve rispondere dei reati di ricettazione e in concorso di detenzioni di armi da sparo, mentre per gli altri cinque indagati, quattro obblighi di dimora ed una presentazione alla Polizia Giudiziaria. Tra il gennaio 2009 e l'ottobre 2010, i malviventi hanno dato fuoco a auto, autocompattatori e persino contro la farmacia della sorella del sindaco di Siano, Sabato Tenore, vittima a sua volta di un altro atto intimidatorio con l'esplosione di una bomba carta dinanzi a casa sua.

"Sicuramente il gruppo criminale avrebbe condizionato le elezioni amministrative per mettere ai posti di comando propri uomini": parola del procuratore Roberti. L'operazione, dunque, ha coinvolto Siano, Rimini, Pesaro, Catanzaro e Sant'Angelo dei Lombardi. 


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