Cronaca

Accalappiano 3 cagnolini e "mamma Anna" si sfoga su Fb: il Comune la accusa di diffamazione, caos a Baronissi

A seguito dello sfogo, la donna è stata accusata di diffamazione. Da Sud a Nord della provincia, innumerevoli, gli attestati di solidarietà per l'animalista

Annamaria Monetta

Animalisti in rivolta, a Baronissi e non solo, a seguito della delibera di Giunta l’amministrazione che ha dato mandato all’avvocato per procedere per diffamazione contro Annamaria Monetta, fondatrice dell'associazione no profit "Gli Invisibili di Mamma Anna". La cittadina, solo con le sue forze e grazie al contributo di persone generose, si prende cura da anni di cani e gatti senza casa, fungendo da punto di riferimento per innumerevoli amanti degli animali in cerca di aiuto ed impegnandosi nella prevenzione del randagismo.

La Giunta del Comune di Baronissi, tuttavia, ha puntato il dito contro le affermazioni di portata diffamatoria e lesiva dell’immagine dell’amministrazione, a seguito di un video pubblicato su Facebook nel quale la Monetta, dopo l'accalappiamento di tre cagnolini sotto sua custodia, chiedeva al sindaco Gianfranco Valiante "perché questo accanimento contro di me e contro i cagnolini di cui mi occupo da anni?". Già vittima di furti di ciotole e cucce ad opera di ignoti, "mamma Anna" ha espresso la sua amarezza sui social sentendosi lasciata sola e, anzi, boicottata dal Comune che, a seguito dello sfogo della donna, l'ha accusata di diffamazione. Da Sud a Nord della provincia, innumerevoli, gli attestati di solidarietà per l'animalista.

Il post su Facebook del consigliere De Salvo:


E ci mancava solo questa ( non che me ne sorprenda, intendiamoci). Il Sindaco e la sua "squadra" ha prima chiesto parere legale, poi dato incarico ad un avvocato salernitano, e che avvocato! un principe del foro di fama nazionale, per perseguire legalmente la concittadina Annamaria Monetta, da anni nota per il suo impegno appassionato e la sua attività di soccorso e cura dei randagi sul territorio, "colpevole" di aver esternato il suo pensiero di disapprovazione, con toni certamente esasperati e forti, verso un presunto "dietrofront " dell'Amministrazione su una parola datale ( in campagna elettorale?!) per coronare un suo sogno : un pezzo di terra per ricoverare degnamente tanti sfortunati quadrupedi.

Con la signora AnnaMaria non ho un rapporto di particolare amicizia, la sua personalità vigorosa e intemperante può piacere o meno; un giorno però ebbi bisogno di un suo aiuto, e la trovai immediatamente disponibile e pronta ad aiutarmi, fu li che toccai con mano quanta passione disinteressata muoveva questa donna che ha scelto come propria missione di vita salvare e destinare a migliore sorte cani e gatti abbandonati. Ed è,immagino, solo questa passione che la spinge a chiedere con forza alle Istituzioni locali una risposta concreta, per strapparli all'ineluttabile destino di marcire in un canile.

Ma lo sceriffo senza pistola tante ragioni non le vuol sapere, lui "tutela" l'ordine e la disciplina, e se qualcuno sgarra fa un segnale e tutti sono pronti a sparare ( con i soldi dei cittadini, si intende). Dare incarico ad un Parry Mason del foro salernitano (poi verificheremo i costi) contro una cittadina indifesa, la cui unica arma (e per qualcuno grave colpa) è l'amore viscerale verso gli animali è come sparare con un lanciarazzi ad un coleottero. Laddove dovesse ricevere l'avviso di garanzia la signora AnnaMaria, e ne avesse la necessità, potrà contare sul mio supporto. Le do pubblicamante la mia parola, che è diversa da quella di qualcun'altro.
 


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