Cronaca

Voti e frutta in cambio di documenti: il sistema dell'ex dipendente di Eboli

Giuseppe Mazzini, detto Pino, aveva trasformato il comune di Eboli in ufficio di voti di scambio. Ora è ai domiciliari: è stato scoperto che rilasciava certificati di residenza e documenti agli stranieri in modo irregolare

Giuseppe Mazzini, detto Pino, aveva trasformato il comune di Eboli in ufficio di voti di scambio. Ora è ai domiciliari: è stato scoperto che rilasciava certificati di residenza e documenti agli stranieri in modo irregolare, in cambio di frutta e voti per il suo partito, il Pd. Fortuna che la Dda e i carabinieri di Salerno lo stessero sorvegliando. Centinaia i voti per le primarie nazionali del 2013 e per quelle regionali dell'anno dopo.

Fondamentali sono state le intercettazioni telefoniche ed ambientali. Uno dei romeni che controllavano l’organizzazione disse: "Ho distribuito i fac-simile di San Matteo", alias Matteo Renzi. In corso verifiche per scoprire se anche alle consultazioni Pd di quest’anno ci siano stati degli interventi. Un vero scandalo.


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