Cronaca

Morte sul lavoro a San Severino, l'ira della Cgil: "La politica si interessi del problema"

Gli esponenti sindacali di Salerno: "Ribadiamo la necessità di una legge sugli appalti e il rifiuto della logica al massimo ribasso in edilizia"

Cgil

Dopo la morte dell’operaio a Mercato San Severino la Cgil interviene ancora una volta l’intervento della politica sulla questione. “L’anno scorso ne abbiamo contate 17. Adesso un’altra vita stroncata e un’altra famiglia distrutta. Esprimiamo dolore e rabbia - si legge in una nota del sindacato - cordoglio alla famiglia e non ci stanchiamo, ancora una volta, di lanciare un forte appello alla società civile e alle istituzioni competenti affinché intensifichino la vigilanza sui luoghi di lavoro, al fine di scongiurare il fenomeno degli infortuni mortali".

"In più occasioni - ricordano gli esponenti del primo sindacato italiano - abbiamo lamentato la scarsa attenzione sui temi della sicurezza sul lavoro, in modo particolare, sui cantieri edili del salernitano. La sicurezza sul lavoro deve assolutamente tornare al centro del dibattito politico, e per questo, ancora una volta, ribadiamo la necessità di una legge sugli appalti e il rifiuto della logica al massimo ribasso in edilizia. Per aumentare il livello di guardia occorre un massiccio intervento di misure di prevenzione che non sono mai abbastanza e mai superflue. Nell’incidente di Mercato San Severino - concludono - sarà la Magistratura e gli organi competenti a stabilire le cause e le responsabilità, tuttavia, dobbiamo denunciare, per l’ennesima volta, le gravi omissioni sul piano della qualità del lavoro nei cantieri".


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