Cronaca

No al femminicidio: 99 ciclamini rossi piantati al Parco Pinocchio

Il numero è simbolico, perché ricorda tutte le donne morte in Italia nell'ultimo anno, vittime di violenza. Sindacati preoccupati: "Si presentano allo sportello ma non sempre denunciano"

99 ciclamini rossi al Parco Pinocchio

I numeri sono inquietanti e li snocciolano i sindacati precisando che la lista della vergogna è in continuo aggiornamento: "Sono state uccise in Italia 99 donne, vittime di violenza maschile. A giugno erano 60. Ci sono 2233 casi di violenza carnale. Alcune denunciano e altre non vogliono, perché temono di essere giudicate". Mariarosaria Mazzotta, delegata CGIL, ha alle proprie spalle 99 ciclamini rossi. Sono stati piantati stamattina al Parco Pinocchio, in collaborazione con il Comune di Salerno, "perché d'amore non si muore - recita la targa espposta in giardino - in memoria di tutte le donne offese, molestate, violentate, ammazzate, per non dimenticare". Sabina Sinisi della UIL dice che allo sportello del sindacato, in località Migliaro a San Leonardo (ne ha uno anche la Cisl, in via Zara) "viene registrato l'arrivo di molte persone, le donne vengono da noi ma fanno un passo indietro quando bisogna rivolgersi all'avvocato". Perché? "Hanno timore, la violenza è innanzitutto psicologica. Parliamo di femminicidio ma prima di arrivare al punto di non ritorno ci sono tanti campanelli d'allarme, che suonano ogni giorno nel perimetro domestico: offese, molestie, minacce. La soluzione è tra i banchi di scuola: i fondi scarseggiano ma bisogna recuperarli a tutti i costi per formare ed informare".

Il caso di Salerno

La nostra città non fa eccezione e Simona Pagano, delegato CISL "la definisce in media con il fenomeno nazionale, un aspetto che necessita attenzione". L'obiettivo è intervenire "sulle nuove generazioni". Lo sportello della CISL accoglie tante donne "che fanno fatica a svelare il proprio dramma, perché devono liberarsene: lo custodiscono come un segreto. La donna che denuncia talvolta resta sola e deve essere trasferita in ambienti protetti. Il mobbing familiare è quello che pesa di più".

La solidarietà del sindaco

Alla cerimonia che si è svolta al Parco Pinocchio ha partecipato anche il primo cittadino di Salerno, Enzo Napoli, accompagnato dall'assessore alle politiche sociali, Nino Savastano. Il sindaco ha parlato di "giardino di speranza e sensibilizzazione". "I ciclamini piantati - ha aggiunto - ci ricordano le donne vittime di violenze e di stupri ma io ricordo anche quelle che hanno trovato la morte scappando dalla propria terra. Il mio pensiero va anche alle 26 giovani vittime nigeriane: questi ciclamini sono anche per loro. Nei "Giardini 8 marzo", il Comune di Salerno dedica un ulteriore spazio di riflessione ed omaggio alle donne. Vogliamo apporre una targa anche lì".


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