Cronaca

Nocera Inferiore, colpito con un casco e morto dopo giorni di coma: 15 anni all'imputato

La sentenza arriva dopo che la Cassazione aveva chiesto ad un nuovo collegio di rimodulare la condanna precedente, annullata, a 18 anni di reclusione. I fatti avvennero nel 2015. Il tribunale ha escluso la premeditazione

Per la morte del 21enne Dario Ferrara i giudici della Corte d'Assise d'Appello di Napoli hanno condannato a 15 anni di reclusione, escludendo la premeditazione, il nocerino F.P.F. La sentenza arriva dopo che la Cassazione aveva chiesto ad un nuovo collegio di rimodulare la condanna precedente, annullata, a 18 anni di reclusione. 

La storia

I fatti si consumarono il 29 aprile 2015, in un parco del quartiere Villanova. I due amici avevano già discusso giorni prima, con tanto di aggressione. Quel giorno si incontrarono nuovamente, per definire un debito di qualche centinaio di euro legato alla droga. L’imputato giunse sul posto in sella ad uno scooter. Stando alle accuse, poi confermate in giudizio, l'imputato si avvicinò alla vittima, per poi aggredirla a colpi di casco, durante una discussione. La vittima finì a terra, perdendo i sensi. Fu soccorso dallo stesso imputato, che allertò poi i soccorsi. Il 21enne entrò in coma per tre giorni, senza mai più svegliarsi e morendo nella notte tra il terzo e il quarto giorno. Le indagini furono affidate alla polizia. Secondo i due gradi di giudizio, non vi era la volontà da parte di F.P.F. di uccidere il giovane Dario. Tuttavia, venne meno l’ipotesi che vi fosse stata una colluttazione tra i due. I giudici hanno escluso la premeditazione.


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