Cronaca

Camorra e politica a Nocera, l'ex boss: "Sono malato, ma voglio seguire tutto il processo"

Antonio Pignataro ha espresso il desiderio, in video conferenza, dal carcere di Milano, al termine dell'udienza del processo che ipotizza uno scambio tra la criminalità organizzata e la politica a Nocera

"Voglio partecipare a tutte le udienze. Ho scoperto di avere altri due tumori, ma voglio essere presente. Anche se dovessi operarmi". Lo ha detto Antonio Pignataro, l'ex boss affiliato alla Nuova Famiglia, al termine dell'udienza "Un'altra storia" di ieri, che verte su un presunto scambio elettorale politico mafioso tra la camorra e due candidati alle scorse elezioni, a Nocera Inferiore. L'udienza di ieri ha registrato il prosieguo dell'esame del colonnello dei Ros, Mambor, che ha illustrato proprio i rapporti di alcuni degli imputati con lo "zio" Pignataro. E i favori, che lo stesso avrebbe eseguito, proprio in virtù del suo "carisma criminale", che spingeva gli altri a rivolgersi a lui. Dal punire un ladro per una stufa nel quartiere, al liberare una casa occupata da una famiglia, a discapito di un'altra. E ancora, punire chi avrebbe "sgarrato" nei riguardi di chi era "con lui", fino all'interessamento di raccolta voti per l'ex consigliere comunale, Carlo Bianco

Il processo

L'esame di Mambor proseguirà dopo il 20 giugno, in ragione dell'assenza di alcune intercettazioni, sulle quali non si è potuto discutere in aula, perchè non ancora trascritte. Un perito, il 20 giugno prossimo, avrà l'incarico dal collegio per tale compito. Al termine dell'esame del militare, sarà la volta del collegio difensivo, con le domande sugli argomenti che formano il processo: dallo scambio poiltico mafioso, concretizzatosi - secondo la Dda - nel favorire un progetto di edilizia di una casa famiglia, per volere di Pignataro, in cambio di voti a Ciro Eboli e Carlo Bianco, due aspiranti consiglieri comunali. E poi, la corruzione elettorale durante le ultime elezioni del 2017, che avrebbe interessato diversi imputati, impegnati a raccogliere voti in cambio di soldi, a favore di diversi aspiranti consiglieri comunali.


Si parla di