Cronaca

Covid-19, accorparti due reparti a Cava: scoppia la polemica contro la Regione

Ortopedia e Chirurgia saranno accorpati e i posti letto ridotti. L'obiettivo è di trasferire altro personale al Covid Hospital "Giovanni Da Procida" di Salerno

Nuovo ridimensionamento in vista per l’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni dove i reparti di Ortopedia e Chirurgia saranno accorpati e i posti letto ridotti. Il provvedimento, voluto dalla Regione Campania, sarà in vigore dal prossimo 1 dicembre e si pone l’obiettivo di inviare altro personale sanitario al Covid Hospital “Giovanni Da Procida” di Salerno.  

La polemica politica

Il gruppo civico SiAmo Cavesi e i suoi consiglieri comunali  arcello Murolo, Raffaele Giordano e Vincenzo Passa vanno all’attacco:  “Quando si tratta di fare campagna acquisti si viene sempre all’ospedale di Cava. E sono giustamente preoccupati i sindacati, i quali temono che l’accorpamento sia un altro passo verso la chiusura definitiva del nostro ospedale – denunciano in una lettera – Vengono depotenziati e in alcuni casi addirittura sottratti servizi sanitari fondamentali per la popolazione cavese e quella degli altri Comuni serviti dal nostro ospedale. La mobilitazione dei sindaci della Costiera Amalfitana ha spinto i vertici della sanità campana a fare marcia indietro rispetto al passaggio del presidio di Castiglione di Ravello dalla gestione Ruggi all’Asl. Solo Cava non riesce a far sentire la sua voce con il governatore De Luca. Rinnoviamo – conclude la nota – al presidente del Consiglio comunale, Adolfo Salsano, la richiesta di convocare quanto prima una seduta monotematica del Consiglio”.

Sulla nuova decisione interviene anche il sindacalista della Cisl Fp Salerno Gaetano Biondino: “Mio malgrado penso che la situazione stia veramente degenerando e la chiusura finora scongiurata sta diventando ormai inevitabile. Per natura sono un combattivo, quindi sicuramente neanche davanti a queste evidenze mi fermerò. Ma si deve essere pure realisti e, sinceramente, stavolta temo proprio che la battaglia sia persa in partenza”.

La stoccata di Cirielli 


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