Cronaca

Protesta all'Asl, i lavoratori presidiano la sede di notte: "Aspettiamo Squillante"

Nonostante il gelo, i lavoratori del Cns non abbandonano il presidio: sul posto fino alle 21 anche i caschi rossi, la polizia, i soccorsi e i vigili. Malori per alcuni manifestanti

Un momento della protesta

Non demordono i lavoratori del Consorzio Nazionale Servizi che provvedono alla pulizia di tutte le strutture dell'Asl. La protesta iniziata questa mattina, infatti, continua anche di notte presso la sede di via Nizza, dove diversi dipendenti non intendono abbandonare gli uffici e il tetto, minacciando di lanciarsi nel vuoto, in mancanza di risposte da parte del direttore Antonio Squillante. "Restiamo qui finchè il direttore non si decide a riceverci - spiega Antonio De Michele della Fit Cisl - Dopo la nostra richiesta, ci ha fissato un appuntamento per il 2 febbraio, ma sarebbe tardi: domani alle 12 abbiamo un incontro in Prefettura e i tempi per decidere il destino dei lavoratori sono stretti. Chiediamo di essere ricevuti prima del 2".

Oltre che i vigili del fuoco, la Polizia e i caschi bianchi, sul posto sono giunti anche i soccorsi per via di alcuni malori accusati dai dipendenti che rischiano di veder tagliati i loro stipendi, già attualmente non "ricchi": "Guadagnano, a seconda delle ore di lavoro, tra i 600 e i 700 euro mensili: se, come pare, applicheranno nuovi tagli non sapremmo più come portare avanti le nostre famiglie", hanno sottolineato alcuni dei 709 lavoratori. "Noi di qui non ce ne andiamo finchè non abbiamo le risposte che ci spettano", hanno concluso i manifestanti che attendono, in via Nizza, quindi, l'arrivo di Squillante fino a domani mattina. E' stato bloccato, intanto, fino alle 20.30, il traffico lungo via Memoli e in un tratto di via Nizza.


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