Cronaca

Programma Rai, Amatruda contro Napoli: "Ricostruzione distorta"

Il vice coordinatore provinciale di Forza Italia ha espresso solidarietà ai giornalisti, accusa l'attuale sindaco di non aver avuto coraggio negli anni '90 e lo invita a replicare a De Luca "quando in tv lo bacchetta, come se fosse il giardiniere di casa sua"

Gaetano Amatruda

Dopo l'attacco di Vincenzo De Luca al programma Rai “FuoriRoma" ed i commenti mattutini del sindaco di Salerno, Enzo Napoli, e del consigliere comunale Roberto Celano, il dibattito prosegue in queste ore con una replica di Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia che attacca a propria volta il primo cittadino. "Vincenzo Napoli, intervistato dalla Rai, ha ricostruito con disinvolte distrazioni la storia politica di Salerno”. Cosi Gaetano Amatruda, in relazione al dibattito scaturito dal programma Rai.

Il vice coordinatore provinciale, dopo aver espresso “solidarietà ai giornalisti Rai per i violenti attacchi” ha sottolineato: “Vincenzo Napoli, riferendosi alle vicende dell’inizio degli anni novanta, ricorda che ci voleva coraggio in quella fase storica e lui scelse, per questo, Vincenzo De Luca. Io, per parafrasare Claudio Martelli, dico "so poche cose ma le ricordo bene". Vincenzo Napoli non ebbe coraggio, fu politicamente vile. Abbandonò la sua comunità ed il Sindaco galantuomo Vincenzo Giordano per rifugiarsi alla corte di De Luca. Di quale coraggio parla?”.

La stoccata

“Lo cacci oggi – ha rilanciato Amatruda - unito ad una massiccia dose di dignità e si ribelli quando De Luca lo bacchetta come uno scolaro in tv. E’ il primo cittadino di Salerno non il giardiniere di casa De Luca”. Quanto al programma finito al centro della polemica, Amatruda ha aggiunto “Sia chiaro, Salerno è una grande città. E' bella, lo era prima di De Luca. Perché bene amministrata, perché ha luoghi di magica bellezza. Perché ha un innato senso di civiltà, antica storia. Oggi arrivano operazioni verità sul sistema. Ho denunciato, lo dico con orgoglio, una stagione che ha goduto di benefici e distrazioni di certa magistratura. E sono felice di averlo denunciato in tempi non sospetti. Quando molti, in troppi, tacevano e quando era complicato farsi sentire. E sono andato oltre, perché non ho mi avuto paura di raccontare che il sistema è nato anche grazie ad una brutale azione di certa magistratura militante. Ho indicato fatti e nomi”.


Si parla di