Cronaca

Link e AGS Unisa: "Non si risolve con le tasse il problema dei fuori corso"

Le associazioni studentesche Link Fisciano e ASG Unisa si esprimono sull'aumento delle tasse previsto per il prossimo anno accademico e fanno propria la proposta di Zagaria di dare ai fuori corso alcuni appelli aggiuntivi

Le associazioni studentesche Link Fisciano e  ASG Unisa si esprimono sull'aumento delle tasse previsto per il prossimo anno accademico. "La questione è rimbalzata in Consiglio degli Studenti, dove i nostri due gruppi sono rappresentati, ed è stata affrontata in un consiglio straordinario in data 20 luglio - spiegano dalle associazioni - L’assemblea si è espressa con voto contrario rispetto al documento proposto dalla commissione tasse: la maggioranza del consiglio, noi compresi, ha opposto ad esso l’idea di congelamento della guida tasse dell’anno accademico appena trascorso insieme alla volontà di prendere tempo per approfondire lo studio sui metodi di tassazione al fine di elaborare una formula di miglioramento degli strumenti didattici che mirasse ad elevare la qualità della formazione in modo tale da limitare il fenomeno dei fuoricorso. Questo modus operandi - continuano - permetterebbe di individuare le criticità presenti nell’Università di Salerno che impediscono allo studente di completare il percorso di studi secondo i tempi previsti dal sistema accademico vigente. Tutto ciò tenendo conto dei fattori sociali che influiscono nelle dinamiche di fuoricorso. Un’altra parte del consiglio ha presentato una proposta, che mirava a limare la percentuale dell'aumento tasse suddividendolo in base alle fasce ISEE".

"Non avendo raggiunto l’unanimità, il consiglio tutto ha deciso di rimandare la discussione alla seduta di mercoledì 22 luglio - spiegano Link e ASG Unisa - Una volta giunti in assemblea i nostri due gruppi hanno mantenuto la propria contrarietà nei riguardi dell’aumento tasse proposto, astenendosi dal voto posto su iniziativa della maggioranza del consiglio che poneva una percentuale inferiore a quella pervenuta dal rettorato fissando al 10% l'incremento che riguarda gli studenti iscritti a partire dal doppio degli anni necessari per conseguire il titolo e 15% l’aumento della contribuzione a partire dall'anno successivo. Riteniamo grave l’atteggiamento della governance che ha messo in secondo piano il rapporto di consultazione e collaborativo con la rappresentanza e il parere e della comunità studentesca intera su un tema così importante come la tassazione dei fuoricorso - incalzano - Oltre a pretendere di impostare un processo inverso di sviluppo dell’ateneo, che passa prima dalla contribuzione e poi (forse) dalla didattica, piuttosto che il contrario, riteniamo, dunque, che i tempi concessi agli studenti per strutturare un’opposizione costruttiva siano irrisori. Denunciamo, inoltre, la natura discriminante del piano in questione: la risoluzione al problema fuoricorso non può essere l’aumento della contribuzione sugli stessi, per di più non può esserlo se finalizzato a legittimare una graduatoria decontestualizzante e penalizzante come quella ANVUR. Nonostante ciò - continuano - ci sentiamo di incoraggiare il lavoro del Consiglio che ha deliberato a favore di una diminuzione della percentuale di aumento. Questo lavoro non deve però costituire un appoggio, da parte dei rappresentanti degli studenti, alla linea che vorrebbe seguire l’università in merito, anzi deve rappresentare una critica da parte di chi si fa garante ed espressione della volontà studentesca rappresentata e di quella non rappresentata. Non ci sentiamo di sottoscrivere in pieno la comunicazione ufficiale del Consiglio, che ci appare lontana dalla realtà dei fatti, a partire dalla mancanza di sinergia tra la rappresentanza e l'Amministrazione che, nel comunicato pare essere il primo mattone di un rapporto proficuo e che si muove nella stessa direzione, quando in realtà la rappresentanza ne è uscita ridimensionata ed è stata messa a tacere dalla mera retorica del merito che accompagna le esigenze aziendalistiche dell'università italiana". Le due associazioni, quindi, fanno propria la proposta verbalizzata in Cds da Matteo Zagaria di Link di dare agli studenti fuori corso la possibilità di avere un appello mensile aggiuntivo.


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