Cronaca

"Stipendi d'oro" a Sarno, il tribunale assolve 30 dipendenti comunali

Si chiude così l'inchiesta ribattezzata "Stipendi d'oro", il cui primo grado vede cadere le accuse di truffa e peculato dopo diversi anni di dibattimento

Soldi percepiti indebitamente sul recupero di tasse comunali, il tribunale di Nocera Inferiore assolve 28 dipendenti del comune di Sarno e due funzionari. Si chiude così l'inchiesta ribattezzata "Stipendi d'oro", il cui primo grado vede cadere le accuse di truffa e peculato dopo diversi anni di dibattimento. 

Le accuse

Per i due dirigenti, l'accusa di peculato è stata derubricata in abuso d'ufficio, finita prescritta trascorsi i sette anni. Sarebbero stati proprio questi due a regolare i vari progetti, che per la procura avrebbero arricchito le tasche dei dipendenti comunali. I soldi che sarebbero stati sottratti al Comune, secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbero stati più di 600mila euro. Per ognuno dei dipendenti comunali, il pubblico ministero aveva chiesto 3 anni di reclusione e 7 anni per i due funzionari. L'indagine partì dopo la denuncia dell'ex sindaco Amilcare Mancusi. Gli avvocati difensori, durante il dibattimento e nelle loro arringhe, avevano invece prodotto carte e documenti utili a testimoniare la colpevolezza dei loro assistiti, spiegando che ognuno di loro aveva svolto regolare servizio di recupero tasse, senza percepire nulla indebitamente. La sentenza dei giudici sarà depositata entro i termini previsti dalla legge, al fine di comprendere la decisione che ha portato l'intero impianto accusatorio venir meno, al termine del processo


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