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Ad Olevano sul Tusciano rivive la saga del brigante Nardantuono

Foto pagina fb La saga del brigante Nardantuono

E' teatro, perché ci sono recitazione, finzione scenica ed emozioni a cielo aperto, nel palcoscenico naturale di Cannabosto. E' rievocazione storica, perché alla messa in scena si arriva dopo un meticoloso e appassionato studio dei documenti e delle testimonianze tramandate, unito alla ricerca degli abiti d'epoca. Teatro, rievocazione, identità, appartenenza fiera alle proprie radici olevanesi e picentine: c'è tutto questo dentro la Saga del Brigante Nardantuono, una emozionante rappresentazione che sarà riproposta ad Olevano sul Tusciano (frazione Salitto, località Cannabosto) domenica 5 agosto dalle ore 18. I fatti narrati riguardano eventi briganteschi avvenuti nei monti Picentini, dopo l'Unità d'Italia.  

La storia

Nardantuono, soprannome di Antonio Di Nardo, era il leggendario brigante della banda di Antonino Maratea (Ciardullo) di Campagna. La saga (una parte) narra e ricostruisce anche il sequestro avvenuto nel 1864: a Montecorvino Pugliano fu catturato il prete liberale Giuseppe Olivieri. I figuranti - tutti attori olevanesi non professionisti e tutti in abiti e uniformi d'epoca - reciteranno in scene di vita rurale. Gli episodi sono ambientati nella seconda metà del 1800: briganti, poveri, giustizia e agguati, l'Unità d'Italia messa a dura prova, colpi di fucile, fughe e catture. Sono impegnati circa 120 figuranti. La saga ha il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Olevano sul Tusciano e della Pro Loco.

Info utili

Ingresso libero, ampio parcheggio e servizio navetta gratuito. Gli organizzatori consigliano di raggiungere la frazione Salitto e la località Cannabosto con congruo anticipo. Durante la manifestazione sarà possibile degustare prodotti tipici locali.  


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