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"Briganti, muntagne e tammorre": folklore, teatro e gastronomia

"Simme brigante e facimme paura, e cu 'a scuppetta vulimme cantà". Recita così una delle più celebri canzoni scritte dal duo D'Angiò-Bennato, diventata ben presto un inno del Sud cantato da milioni di spiriti ribelli. Il canto alla storia negata dell’insorgenza meridionale, detta brigantaggio, trova radici storiche anche in Costiera Amalfitana e fa da colonna sonora a "Briganti, Muntagne e Tammorre",  l'evento di folklore, teatro e gastronomia in programma a Ravello, sabato 27 ottobre, nella frazione di Sambuco. 

Organizzazione e programma

"Briganti, Muntagne e Tammorre" è il titolo dell'iniziativa organizzata dal Comune di Ravello, in collaborazione con la parrocchia Santa Maria del Lacco Sambuco, l'Associazione Borghi in Festa, l'Asd Movicoast Ravello, Cartotrekking Agerola, Associazione Culturale Zeus. L’evento avrà inizio il 27 ottobre alle 15.30 in Piazzetta San Pio, dove si svolgerà l'evento ludico “Giochiamo con i briganti”, a cura del Forum dei Giovani. Dalle 18.30, lungo le vie di Sambuco, apertura del percorso enogastronomico con musica e canti della tradizione popolare. Alle 19.30, nell’antica chiesa della Madonna della Pomice il cui abside centrale ospita un affresco del Cristo Pantocreatore risalente presumibilmente al Duecento, è in programma la rappresentazione teatrale “Il ritorno del brigante Pietro 'E Lia detto l’irriducibile” a cura dell’attore e scrittore Sergio Mari. Alle ore 20, la premiazione di “Giochiamo con i briganti”. Alle 20.30, nella Piazzetta San Pio  concerto dei Vico Masuccio.
 


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