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"Ditegli sempre di sì" di Eduardo in scena al teatro Verdi di Salerno

Saliranno sul palco: Carolina Rosi, Gianfelice Imparato, Edoardo Sorgente, Massimo De Matteo, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti Viola Forestiero, Vincenzo D'Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola

Da  giovedì 10 febbraio a sabato 12 febbraio (ore 21) e  domenica 13 febbraio (ore 18.30) andrà in scena, presso il Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno, lo spettacolo Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo. Saliranno sul palco: Carolina Rosi, Gianfelice Imparato, Edoardo Sorgente, Massimo De Matteo, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti Viola Forestiero, Vincenzo D'Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola; regia di
Roberto Andò
 

Gli organizzatori

La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, ha affidato la regia di Ditegli sempre di sìad uno tra i più autorevoli registi italiani, Roberto Andò. Una produzione importante per la Compagnia, che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale.L’opera, tra le meno note di Eduardo, si basa sul perfetto meccanismo del testo in equilibrio tra comico e tragico; una commedia molto divertente che, pur conservando le sue note farsesche, suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale. Nel ruolo di Michele Murri Gianfelice Imparato e ad interpretare sua sorella Teresa è Carolina Rosi; a dirigere la Compagnia Roberto Andò, regista abituato a muoversi tra cinema e teatro, qui alla sua prima esperienza eduardiana.

La trama

Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi scritti da Eduardo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione.In Ditegli sempre di sì la pazzia di Michele Murri è vera, infatti è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa dalla sorella Teresa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio; tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?


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