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Divinapoesia e opera jazz: i protagonisti sono Sandro Deidda e Alex Voglino

Il 14 dicembre, al teatro delle Arti, è in programma lo spettacolo-concerto con ensemble di musicisti, doppio coro, una voce recitante e proiezione di immagini che faranno da filo conduttore nella narrazione. In occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, il progetto propone un omaggio alla Divina Commedia, realizzata in chiave jazz e contemporanea.

I dettagli


Il poema sarà suddiviso in tre set, come le cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, articolati in diversi brani musicali che rappresenteranno i punti salienti scelti dagli autori Alex Voglino e Sandro Deidda, compositore della parte musicale. Le terzine del Sommo Poeta saranno messe in musica al fine di creare un magico ponte temporale tra il Trecento e oggi. L'intenzione del progetto è anche quella di evidenziare l'incrocio e forti legami esistenti tra Dante e grandi scrittori di ogni epoca. Uomini e artisti molto lontani nel tempo sono in realtà vicini, espressioni di una valenza extratemporale. Lo spettatore verrà coinvolto in toto: la rappresentazione dei Sette vizi capitali e del viaggio verso la Purificazione sarà affidata agli strumenti musicali e alle voci mentre i sensi del pubblico verranno sollecitati in varie direzioni.


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