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"L'occhio interminabile": finissage della mostra di Silvia Cammarota al museo Papi

E' tempo di finissage per "L'occhio interminabile", la mostra di Silvia Cammarota presente al museo Papi di Salerno. A cura di Carmensara Di Giacomo e Michela Lamberti, l'esposizione racconta lo specchio tra anamorfosi e iride.

Il commento

"E' stata un'esperienza bellissima che mi ha arricchito molto e che vorrei rifare poiché il museo ha tanto da dare - dichiara l'artista -. È stata un'emozione poter realizzare la mia prima mostra personale vedendo anche che ha avuto un buon riscontro. Ringrazio tutti per la grande opportunità che mi è stata accordata e spero di poter continuare la collaborazione con il museo facendo altre mie mostre all’interno. L'obiettivo è utilizzare gli altri spazi belli del museo come la splendida terrazza sulla quale si terrà il finissage".

La scheda

Silvia Cammarota nasce il 14 gennaio del 1996 a Monaco di Baviera. Originaria di Castelnuovo Cilento, la sua formazione inizia presso il Liceo Artistico Sabatini-Menna di Salerno e consegue il diploma nell’anno 2015. Si trasferisce a Napoli per frequentare l'Accademia di Belle Arti, dove ha conseguito il primo e secondo livello di arti figurative. Partecipa ad una prima mostra collettiva presso il proprio comune, Castelnuovo Cilento, dal 19 al 21 luglio 2013, con i suoi primi lavori. La pittura è un’indole che porta avanti sin da tenera età ed i suoi studi hanno contribuito molto alla sua crescita artistica. Successivamente partecipa alla mostra “Le colonne tatuate” tenutasi a Salerno presso la Fornace il 7 maggio 2015. Dall’Accademia di Belle Arti di Napoli viene selezionata per la realizzazione di un murales su di una parete di 5x6 metri alla Galleria di Forio D’Ischia a cura di Forio Street Art. Il 10 gennaio 2020 vince il primo posto della sezione Arte della prima edizione dell’Auser in Luce, organizzata dalla curatrice Anna De Rosa presso il Palazzo della Provincia di Salerno, in mostra dal 5 dicembre 2019 sino Al 10 gennaio 2020. Il 7 febbraio 2020 espone alla mostra “A Civiltà Perdut” a cura di Ferdinando Sorrentino in Palazzo Lancellotti Casalnuovo di Napoli. Alcune sue opere sono state pubblicate sulla rivista “Artisti in vetrina” il 12 dicembre 2020. Infine partecipa al Premio Artista D’Italia, Barletta 27 agosto 2021 vincendolo. Le sue opere sono improntate sull'espressione dello sguardo, come lo studio dettagliato dell'iride, inteso come specchio dell'anima e che l’ha sempre affascinata ed ispirata. Vi è uno studio sui dettagli poiché sono essi a fare la differenza. Catturare lo sguardo e far soffermare l'osservatore è ciò che vuole suscitare con le sue opere.


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