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Premio Sele d'Oro ad Oliveto Citra, dal 7 al 16 settembre

Premio Sele d'Oro


“Di/Visioni – Nord-Sud, futuro a due velocità”: sarà questo il tema della XXXIII Edizione del Premio Sele d'Oro Mezzogiorno, in agenda ad Oliveto Citra fino al 16 settembre. Anche quest’anno nomi importanti del panorama imprenditoriale, culturale italiano e internazionale contribuiranno ad arricchire il programma: il ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, il Presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, l'artista Massimo Ranieri che, con “Sogno e son desto - In viaggio”, chiuderà la manifestazione con il consueto concerto in piazza Europa a Oliveto Citra.

Le origini

L’evento nasce in seguito al terremoto dell’Irpinia del 1980. Lo scopo era ed è quello di abbattere i pregiudizi che spesso accompagnano la parola Sud. Al bando culturale - che premia chi nel mondo dell’imprenditoria, dell’editoria e del giornalismo si è contraddistinto raccontando un Sud diverso, coraggioso e operoso - negli anni si sono aggiunte varie sezioni: seminari e mostre, il Festival teatrale, il Demo d’Autore, lo Smartcafè e, da quest’anno, il Forum Project Games e il Bibliocafè - libri al Sele d’Oro.
 

La presentazione

"Il tema scelto per l’edizione del 2017 parte dalla constatazione che la ripresa economica che pare profilarsi rende, se possibile, ancor più leggibile il divario di sviluppo fra Mezzogiorno e regioni settentrionali – spiega Mino Pignata, sindaco di Oliveto Citra e Presidente del Comitato organizzatore del Premio Sele d’Oro – Tutto questo, dentro un contesto euro-mediterraneo che vede sempre più i Sud chiedere la costruzione di ponti e i Nord invocare l’innalzamento di muri". E' da qui che nascerà e si alimenterà il dibattito al centro della manifestazione che, da trentatré anni, dà voce al Mezzogiorno d’Italia e del mondo. "Quali e quanti futuri attendono il Sud, l’Europa, il Mediterraneo? Gli anni a venire vedranno una ricucitura delle diseguaglianze o un ampliamento dei divari di sviluppo? Con quale passo e con quali strumenti i nostri territori potranno cogliere i benefici di una eventuale ripresa economica? Questi sono – conclude Pignata - gli interrogativi intorno ai quali, con lo spirito laico di sempre, il Sele d’Oro sente il dovere di riflettere".
 


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