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Tarallucci, vino, teatro: ecco Sotterraneo, Scenari Pagani

Il miglior spettacolo del 2018, vincitore venti giorni fa del premio Ubu, è in programma per la seconda serata di Scenari pagani 22, Sguardi Oltre i Confini. Venerdì 1 febbraio, alle ore 21, al teatro del Centro Sociale di Pagani, spazio alla giovane compagnia fiorentina “Sotterraneo” in “Overload”, moderno, ironico, divertente quanto dissacrante quadro sulla società alle prese con l'attaccamento ossessivo alle short stories dell'era dei social media.

Il programma

Alle 20.30 lo spettacolo sarà introdotto dall'AperiSpettacolo “Tarallucci e Vino” realizzato in collaborazione con Ritratti di Territorio della giornalista Nunzia Gargano, e che vedrà protagonisti i vini del main partner Santacosta di Torrecuso (BN) ed i tarallucci dei maestri fornai “Pisacane” di Agerola. La pièce in programma il primo febbraio nell'ambito della rassegna di teatro e musica promossa da Casa Babylon Teatro, con la direzione artistica di Nicolantonio Napoli, ha trionfato agli oscar del teatro con la seguente motivazione: "Affronta attraverso lo sguardo dello scrittore David Foster Wallace la frammentarietà contemporanea, con un linguaggio teatrale inedito, dal tratto collettivo, capace di penetrare l’oscurità suscitando al contempo il sorriso”.

La storia

Overload è la rappresentazione, ludica e agghiacciante, di come nell’era digitale la nostra soglia di attenzione si stia inesorabilmente abbassando e frammentando con effetti di deficit cognitivo assurdi e surreali. Una successione esilarante di scene in un ritmo trepidante che grazie all’inventiva e all’ingegno degli attori (Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini) non diminuisce in nessun momento, in grado di connetterci con gli argomenti di tendenza che scandiscono la nostra vita quotidiana, come i “tweets”, i “podcast” o gli “screen shots”. Lo spettacolo, scritto da Daniele Villa per la regia di Sotterraneo, luci Marco Santambrogio, costumi Laura Dondoli, sound design Mattia Tuliozi, props Francesco Silei, grafica Isabella Ahmadzadeh, è acuto, irriverente, intelligente, un caos organizzato costruito come un gioco con la partecipazione degli spettatori, pieno di aguzza intelligenza quanto beffardo nel propinarci un ritratto non proprio rassicurante di come ci stiamo evolvendo (o involvendo?). Ogni rapido cambio strappa una risata, un sussulto, una esclamazione, deliziati dall’energia festosa e da un efficace approccio al teatro che ci fa comprendere il meccanismo scientifico della mente umana in un modo indimenticabile.


 


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