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Via crucis vivente a Olevano

Un appuntamento che apre ufficialmente i riti solenni della Settimana Santa ad Olevano sul Tusciano. E’ la Via Crucis Vivente, che viene ambientata nelle caratteristiche stradine del centro storico e nella parte moderna della frazione Monticelli di Olevano sul Tusciano, e che rievoca, in costumi d’epoca, la Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo. La rappresentazione sacra, organizzata dalla Parrocchia Santa Maria a Corte retta dal parroco don Marco De Simone, si svolgerà nella serata della Domenica delle Palme e della Passione, quest’anno quindi il 14 aprile, con inizio alle ore 19.30.
Tale manifestazione religiosa, nel corso degli anni, è divenuta una tra le più riuscite ed importanti celebrazioni locali di questo periodo “forte” della cristianità, facendo leva anche sulle minuziose ricostruzioni dei luoghi evangelici, adattate mirabilmente agli scenari urbani. Sin dal 1961 nella frazione Monticelli di Olevano sono rappresentante in forma scenica le ultime ore di vita di Gesù: le prime storiche edizioni della “Via Crucis” prevedevano solo la figura del Cristo che addossato della croce percorreva i vicoletti del centro storico, illuminate da fiaccole e torce. Sul finire degli anni ’60, il corteo sacro raggiunge anche la parte moderna della frazione e, da allora, vi è stato un continuo aggiungersi di nuovi particolari, di nuove scenografie e di tanti nuovi figuranti, rendendo così l’evento religioso di Olevano sul Tusciano un vero e proprio “unicum”.

La Via Crucis Vivente ha sempre richiamato ad Olevano un consistente numero di fedeli che, ai margini delle strade, assistono in silenzio ai vari misteri della Passione, messi in scena da circa 100 figuranti. Il programma della sacra rappresentazione prevede la cattura di Gesù nel Getsemani, inscenato in un caratteristico uliveto di via san Marco, cui segue, in piazza mons. Silvio Capone, il giudizio dinanzi ai sommi sacerdoti dell’antico tribunale sacerdotale ebraico, il Sinedrio, presieduto dal Sommo Sacerdote Caifa. Il quadro scenico si sposta poi innanzi al procuratore romano Ponzio Pilato, il quale, su incitamento della folla, condanna il Cristo alla morte.

A questo punto, ha inizio il corteo che, attraverso via Verdi, via Mensa e via San Marco, conduce Gesù, caricato della pesante croce, guidato dal Capo Centurione e dai soldati romani e seguito dalla Madonna, dalle pie donne e dai discepoli, verso il luogo del Golgota, inscenato nella piazza Madre Teresa La Fraya. Qui vengono erette tre enormi croci lignee, sulle quali si consuma la crocifissione del Cristo e dei due ladroni. Lungo via Mensa sono rappresentate le scene delle tre cadute di Gesù sotto il peso della croce; dell’incontro con la Madonna; con la Veronica che asciuga il volto del Cristo; con il Cireneo; con le pie donne di Gerusalemme. La ricchezza dei costumi e la cura dettagliata dei particolari non mancheranno di colpire l’immaginario di quanti vorranno assistere all’evento. Dopo la deposizione di Gesù dalla croce, il rito sacro si conclude con la processione del Cristo morto e dell’Addolorata che si snoda lungo via San Marco, per concludersi nella chiesa Santa Maria a Corte.


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