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UnisaOrienta, Manuela Di Centa agli studenti: "La vera medaglia è la soddisfazione alla fine di aver tagliato un traguardo"

La testimonianza della Di Centa è stata ricca d'emonzione: "Vengo da un piccolissimo paese del Friuli Venezia Giulia, al confine con l’Austria. La mia università primaria è stata la montagna, la neve, mio padre, la mia famiglia"

Il testimonial dell'ultima sessione di UnisaOrienta 2020 è stata la campionessa pluridecorata Manuela Di Centa, olimpionica dello sci nordico, ora membro della Giunta esecutiva del Coni. "Fino a 48 anni non mi è stato possibile andare all’Università, dovevo allenarmi, gareggiare e girare il mondo - ha spiegato - Però non ho mai abbandonato l’idea di studiare, anche autonomamente, e alla fine mi sono laureata tre anni fa con 110 e lode. L’Università di Salerno vi dà una grande opportunità: in questo campus ho trovato la fotocopia, bella e italiana, di una realtà americana che concilia lo studio con lo sport".

La testimonianza

La testimonianza della Di Centa è stata ricca d'emonzione: "Vengo da un piccolissimo paese del Friuli Venezia Giulia, al confine con l’Austria. La mia università primaria è stata la montagna, la neve, mio padre, la mia famiglia. Ho vissuto cose semplicissime e al contempo molto profonde. Il primo insegnamento, anche se negativo, che ricorderò per sempre, fu sentirmi dire: sciare non ti porterà a nulla. Porto orgogliosamente nel cuore quelle parole. È cominciato così un percorso di scelta e d’amore che mi ha portato a chiedermi cosa volessi. A scuola nessuno mi capiva perché anche lì lo sport non serviva, non era importante. Mio padre, un filosofo del bosco, che ha sempre vissuto lì, in montagna, con i silenzi, è stato l’unico a credere in me all’inizio e mi è bastato per dire: vado. Basta che ci sia una sola persona che creda in te per capire che il percorso è giusto. Non dev’essere il più bello, il più facile o il più sicuro, anzi, per me la scelta ha rappresentato l’esatto contrario, ho visto persino sconsiderata la dignità di me stessa. Eppure, sciando, sentivo che quella strada era giusta - ha spiegato - Ho vinto sette medaglie olimpiche e altrettante mondiali, due Coppe del Mondo e tanto altro, però il risultato più bello è stato il percorso di vita, come ho superato le difficoltà e con chi ci sono riuscita. La vera medaglia è l’orgoglio, la soddisfazione alla fine di aver tagliato un traguardo. Solo con le carezze non si va da nessuna parte. Bisogna combattere, cercare dentro di voi cosa vi piace e cosa sentite di fare".

Gli altri interventi

Il benvenuto alle future matricole è stato dato dalla professoressa Rosalba Normando, delegata UnisaOrienta 2020 e vedo motore della manifestazione. Gli studenti sono stati poi accolti dal rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Vincenzo Loia: "Il primo grazie va alla professoressa Normando per il lavoro svolto: solo la passione e l’amore per l’Università può muovere un’organizzazione del genere. È un momento importante per il vostro futuro e v’invito a viverlo con passione. Noi saremo accanto a voi per accompagnarvi nel migliore dei modi. Mettete in quest’esperienza impegno e sorriso. E fatelo seguendo sempre i vostri sogni".

Il professor Vincenzo Auletta ha presentato alcune delle attività del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettrica e Matematica Applicata: "Puntiamo sull’innovazione e sulla tecnologia, siamo aperti alle sfide del mondo e cerchiamo persone che abbiano queste capacità. Dovrete vivere l’Università come uno sportivo, ponendovi un obiettivo. Inseguitelo con convinzione e impegno quotidiano".

Così il professor Antonello Petrella, in rappresentanza del Dipartimento di Farmacia: "Crediamo, attraverso la formazione che vi offriamo, di darvi una grande opportunità. La passione conciliata con lo studio saprà regalarvi un futuro meraviglioso".


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