Politica

Due anni di Figli delle chiancarelle: compleanno e bilanci

Stamattina, presso il Bar Verdi, i Figli delle chiancarelle hanno festeggiato il loro secondo compleanno. Il gruppo, infatti, nacque il 25 novembre di 2 anni fa, dopo che il sindaco di Salerno definì alcuni suoi oppositori come figli delle chiancarelle

Stamattina, presso il bar Verdi, i Figli delle chiancarelle hanno festeggiato il loro secondo compleanno. Il gruppo, infatti, nacque il 25 novembre di 2 anni fa, dopo che il sindaco di Salerno definì alcuni suoi oppositori come figli delle chiancarelle. Ad intervenire alla conferenza stampa sono stati alcuni dei membri storici del gruppo come Carla Cioffi che ha mostrato il loro sito web attraverso il quale ci si può informare sulle iniziative messe in campo in questi anni: "Ci siamo attivati molto, non stiamo solo dietro ad un pc. Basti pensare alla vendita dei B.O.P. attraverso i quali abbiamo raccolto 1.300 euro serviti per finanziare i ricorsi contro il crecent, ed ancora la raccolta fondi per il ricorso contro un'altra speculazione edilizia, ossia il portro di Pastena. Nel sito, inoltre c'è una sezione inchieste, attraverso cui si possono scaricare il depressometro ed il promessometro". Strumenti, questi, finalizzati a monitorare il grado di insoddisfazione dei Figli delle chiancarelle e non solo.

"Esiste anche un'associazione riconosciuta chiamata Figli delle chiancarelle - sottolinea Vincenzo De Simone - l'associazione serve per avere delle relazioni istituzionali con gli enti e chiedere, ad esempio, l'accesso agli atti. Possiamo anche fare ricorsi in sede legale, come quello contro i parcheggi in piazza Cavour". Ad analizzare i fallimenti del ventennio deluchiano, ha pensato Nicola Vernieri: "Sono state tantissime le aziende chiuse in questi anni, in alcune zone si pensava ad una riconversione come con il Sea Park che, però, oltre ad essere stato il più grande fallimento dell'epoca De Luca, ha privato Salerno di un'importante area industriale". Mimmo Florio, invece è intervenuto sulla presunta indifferenza dei salernitani alle loro battaglie: "Facciamo spallucce, in 2 anni abbiamo preso tante di quelle offese che non ci fanno nè caldo nè freddo. Noi, da salernitani amanti della nostra città continueremo a difenderla, al di la del 75, 80, 100 o 110%. Perchè il voto popolare non impedisce a chi amministra di rispettare la legge".

La telefonata al "sindaco"


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