Politica

Referendum, il No trionfa a Salerno: M5S e centrodestra contro De Luca

La riforma costituzionale, sponsorizzata a gran voce dal governatore in Campania, è stata bocciata dal 60.07 % di elettori. Amatruda (Fi): "Hanno vinto i salernitani liberi". Meloni (Fdi-An): "I cittadini non si comprano con una frittura di pesce"

Per il referendum costituzionale del 4 dicembre ha votato il 66.90% degli aventi diritto a Salerno (il 62.32% nel resto della provincia). Un’affluenza molto alta, anche se leggermente inferiore a quella delle elezioni comunali e regionali. Dal punto di vista politico l’onda del No, che ha raggiunto a livello nazionale il 59.95% contro il 40.05% del Sì, ha travolto non solo la stragrande maggioranza dei comuni campani (Si 31.48%, No 68.52%), ma per la prima volta anche la roccaforte elettorale del governatore Vincenzo De Luca, ossia la città di Salerno (Sì 39.93%, No 60.07%).  Più ampia la forbice su base provinciale (Sì 35.31%, No 64.69%).

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Una sonora sconfitta politica, dunque, per il Partito Democratico e tutto il fronte deluchiano, che si è speso fino all’ultimo giorno per portare al trionfo il Sì sull’asse De Luca-Renzi. La riforma costituzionale, inoltre, è stata bocciata nel comune di Agropoli (Sì 32.22%, No 67.78%), dove al sindaco Franco Alfieri il governatore campano aveva chiesto – durante una riunione con i sindaci – di portare a votare più di 4mila elettori offrendo anche “fritture di pesce” per far vincere il Sì.

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LE REAZIONI

Soddisfazione per la sconfitta del fronte deluchiano arriva da Forza Italia: “Ha vinto nel Paese il voto libero, perde l’apparato delle clientele. A Salerno ed in Campania – afferma il vice coordinatore provinciale Gaetano Amatruda – è il primo giorno di una nuova stagione. Da Salerno un grande segnale, una inversione di tendenza, la reazione della città libera alla prepotenza e all’arroganza del potere. Adesso, con più determinazione, dobbiamo costruire il progetto”. Gli fa eco il senatore Enzo Fasano: “Renzi ha tratto le conseguenze, ora tocca al governatore”

Da Roma interviene la leader di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Giorgia Meloni: “La vittoria del No è la conferma che c’è un’Italia che non si fa comprare con una frittura di pesce” . Gli fa eco il deputato salernitano Edmondo Cirielli: “Abbiamo vinto. Vince la democrazia, contro l’arroganza e la prepotenza del potere, contro i servi e gli opportunisti. Il popolo italiano ha dato una grande prova. Sì, vale ancora la pena di lottare per l’Italia”.

Per il senatore grillino Andrea Cioffi, invece, “il popolo ha respinto al mittente una proposta fatta con i piedi, senza capo né coda. Un impegno forte da parte di tante persone per difendere la costituzione da un attacco portato avanti da chi ha usato una truffa semantica per provare a smontare i diritti delle persone. Il 70% a favore del No in Campania è anche un sonoro schiaffo a quel De Luca che vorrebbe essere re ma che si scopre nudo. Il popolo campano alza la testa e gli dedica il pennacchio di Eduardo. Grazie a chi lotta, chi lotta non muore mai, si può vincere o perdere ma se si crede in quello che si fa non si muore mai. Oggi abbiamo vinto. È un bel giorno”.

Euforico il giovane consigliere comunale Dante Santoro: “E’ il riscatto dei salernitani e degli italiani liberi. Anche nella nostra città, molto probabilmente, le fritture di pesce promesse sono rimaste indigeste a qualcuno”.

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