social

Castel San Giorgio, a settembre la cerimonia in memoria di Gaetano Rescigno

E' stato protagonista della lotta di Liberazione nelle Quattro giornate di Napoli, fucilato dai militari tedeschi nel bosco di Capodimonte il 30 settembre 1943

Paola Lanzara

Si è svolto nel pomeriggio di ieri,  nell’ufficio del sindaco di Castel San Giorgio Paola Lanzara, un incontro promosso dal segretario provinciale dello Spi-Cgil Arturo Sessa, dal presidente provinciale dell’Anpi Salerno Ubaldo Baldi e dall'Anpi di Capodimonte per concordare un degno omaggio alla memoria del caduto sangiorgese Gaetano Rescigno, protagonista della lotta di Liberazione nelle Quattro giornate di Napoli, fucilato dai militari tedeschi nel bosco di Capodimonte il 30 settembre 1943.

Il commento 

Lanzara si è detta disponibile a proporre l’intitolazione di un luogo o una via alla memoria di Rescigno e programmare insieme allo Spi-Cgil e all’Anpi  – che  hanno manifestato ampio compiacimento per tale proposta   una cerimonia pubblica per il prossimo 30 settembre. “Il ricordo della figura di Gaetano Rescigno, un operaio edile di Castel San Giorgio, immolatosi per la libertà e per la patria a soli 35 anni - ha affermato Lanzara - non può e non deve essere disperso. È nostro dovere farne memoria affinchè il suo sacrificio resti quale esempio di libertà, di eroicità, di unità e identità nazionale, valori che rappresentano le pietre miliari della  nostra storia e che le istituzioni e la società civile hanno l'obbligo, in un momento storico di grandi sconvolgimenti politici e sociali, di rendere sempre vivi ed  attuali”. 

A Gaetano Rescigno,  all'aviere scelto Angelo Ciòrciari, a Salvatore e Ciro Palumbo e ad Espedito Bramante, fucilati alle 15:15 del 30 Settembre 1943  fu dedicata la nuova lapide all’ingresso di Porta Piccola del bosco di Capodimonte e il cippo funebre, restaurato per l'occasione. A restituire la memoria dell'episodio e soprattutto dell'eroe sangiorgese è stato il libro edito dall’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare “Prima dell’Oblio - Le Quattro Giornate a Capodimonte e l’Aviere ritrovato”, curato da Carlo Verde, Pietro Riccio, Sara Cucciolito e Paola Verde, che ha portato alla luce la storia di Salvatore e Ciro Palumbo, di Gaetano Rescigno, di Espedito Bramante e  del ventiquattrenne Aviere Scelto Angelo Ciòrciari. Il volume ha il pregio di ricomporre il quadro complessivo degli eventi accaduti "[...] in una Napoli allo stremo, affamata e bombardata dagli Alleati, messa in ginocchio dai tedeschi che continuavano a rastrellare uomini da mandare al lavoro obbligatorio" [...].Un pezzo di storia che ha visto protagonista un figlio di Castel San Giorgio  che merita di essere onorato e ricordato.


Si parla di