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Cittadinanza onoraria per i minori stranieri: l'appello della Comunità di Sant'Egidio

Pastore: "Gentile signor sindaco, come Le è certamente noto, il Consiglio Comunale di Bologna lo scorso 29 giugno ha approvato la modifica allo Statuto del Comune di Bologna che impegna a inserire un riferimento al principio dello Ius soli nel Documento e istituisce la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna per minori stranieri"

Oreste Pastore - foto facebook

Un appello a Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno ed a Paola De Roberto, assessore alle Politiche Sociali, affinchè, sulla scia di quanto fatto dal Comune di Bologna, anche l'Amministrazione Comunale di Salerno inserisca nello statuto un riferimento al principio dello Ius soli è stato lanciato da Oreste Pastore, responsabile delle relazioni istituzionali della Comunità di Sant'Egidio di Salerno.

La lettera

Di seguito la lettera inviata da Pastore:

"Gentile signor sindaco, come Le è certamente noto, il Consiglio Comunale di Bologna lo scorso 29 giugno ha approvato la modifica allo Statuto del Comune di Bologna che impegna a inserire un riferimento al principio dello Ius soli nel Documento e istituisce la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna per minori stranieri.

Un modo fortemente simbolico per riconoscere ai minori stranieri l'appartenenza al luogo che li ha accolti e dove sono cresciuti al pari dei coetanei italiani. Una speciale forma di riconoscimento del loro ruolo di coesione tra popoli e culture diversi e per affermare pienamente le libertà fondamentali delle persone.

Ma anche una maniera per sottolineare, come ha fatto ancora di recente il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, che l’immigrazione è un’opportunità per le nostre comunità. E questo non solo per i cittadini stranieri che scelgono il nostro Paese come luogo di residenza e lavoro, ma anche per le famiglie e le imprese, in una parola per il sistema Italia, afflitto da una grave crisi demografica e dalla difficoltà a reperire lavoratori in tanti settori.

Purtroppo il confronto su Ius soli e Ius culturae apertosi da tempo in sede politico – istituzionale incontra tutte le difficoltà di questa fase politica, nella quale le questioni dei diritti e della giustizia sociale sembrano purtroppo relegate ad argomenti in secondo piano.

Pur tuttavia, riteniamo che – come nel caso di Bologna - le Amministrazioni locali più sensibili possano dare segnali di impegno su una questione epocale, quale è l’immigrazione. Ci auguriamo, quindi, che anche la città di Salerno, nella quale, secondo gli ultimi dati disponibili, è presente oltre il 4% di persone di origine straniera, provenienti da oltre 100 Paesi diversi, con alcune comunità fortemente radicate, possa annoverarsi tra le Amministrazioni che indicano la strada di un processo virtuoso di riconoscimento dei diritti fondamentali ai minori stranieri.

Con l’auspicio delle favorevoli determinazioni, Le porgiamo, con gli auguri di buon lavoro, i più cordiali saluti".


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