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Biennale dell'Atlante dell'Arte Contemporanea 2023-2024: sarà inserito anche il Museo Mam di Buccino

Il pittore delle aree interne Fernando Alfonso Mangone: “Sarà un onore guardare il museo da me creato al Metropolitan Museum of Art di New York”

L'opera

Dalla Campania a New York: il museo Mam di Buccino del pittore Fernando Alfonso Mangone sarà inserito nella prossima edizione biennale dell'Atlante dell'Arte Contemporanea 2023-2024 che verrà presentata al Metropolitan Museum of Art di New York, nella sala conferenze “Bonnie J. Sacerdote Lecture Hall”. Ad annunciarlo è pittore salernitano originario di Altavilla Silentina, Fernando Alfonso Mangone. Pittura Rock, pittura Punk, pittura tutta d'emozione, quella di Fernando Mangone, dove le grandi vedute di città e paesi si irradiano ovunque fino a comprendere visioni magiche e surreali, creature fantastiche e impossibili, dove la luce avvolge ogni attimo e particolare creando psichedeliche sensazioni. Tutto questo, e molto altro, è quello che è possibile vedere all'interno del Museo di Buccino, il MAM, da lui creato in provincia di Salerno, dove è rientrato negli ultimi anni, immerso nella natura, dove aver viaggiato e dipinto in tutto il mondo.

Curiosità

Qui tutto è ispirato ed eseguito secondo i canoni della “Street Art” e così sulle luminose pareti della grande struttura museale scorrono, libere e spontanee, le immagini di Mangone. È un mondo fatto di fantasia e creatività, di visioni ispirate alla vita e al destino, ai percorsi misteriosi e segreti dell'esistenza. Luoghi d'Italia e d'Europa, territori percorsi dalla storia e dagli antichi miti e poi i grandi personaggi dell'arte e infine la natura con le sue esplosioni cromatiche e le sue continue sorprese. E ancora i segni e gli archetipi, a rivisitare in chiave contemporanea quel repertorio della Magna Grecia da cui Mangone trae origine. Sono centinaia e migliaia di metri quadrati dipinti di getto, seguendo liberamente il proprio impulso, l'impeto della fantasia, l'estro creativo, le sensazioni e lo stato d'animo del momento. Straordinaria invenzione la “Street Art” e grande artista Fernando Mangone. In un mondo dove tutto è mobile e cambia con sorprendente velocità, dove tutto è diventato sempre più liquido e temporaneo, le opere di strada, siano esse all'aperto o all'interno di un museo, restano fisse e immobili nel tempo e nello spazio, si offrono liberamente agli sguardi dei passanti e non possono essere commercializzate. Le opere di strada devono solo essere ammirate. Sono immacolate, pure e assolute, ci offrono la creatività e la fantasia degli artisti, la verità dei luoghi e le atmosfere dei nostri giorni. E Fernando Mangone, proprio come Basquiat, Haring, Hirst e gli altri grandi maestri di questa straordinaria e difficilissima tecnica, continua la sua strada, continua con tenacia ed ostinazione a raccontare la vita, ad essere fedele testimone del suo e del nostro tempo.

La visita nella galleria d’arte allestita nel museo M.A.M. dal maestro Mangone, è un vero e proprio viaggio nella storia, nella musica, nello sport e nella cultura degli Stati di tutto il mondo, dove la pittura racconta storia e bellezza. Arte che Mangone definisce “messaggio all’umanità”. “La pittura – conclude Mangone – è la prima forma di bellezza e noi artisti abbiamo il dovere di far conoscere al mondo la bellezza, partendo dalle nostre aree interne”. Arte, cultura, storia e ambiente, racchiusi nella pittura su tela di uno dei più importanti pittori italiani che ora sono in esposizione a Buccino e che nei prossimi mesi vedranno Mangone concorrere con le sue esposizioni, nelle due gallerie d’arte italiane più prestigiose del mondo.


 


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