Calcio

Consiglio Federale, ora è ufficiale: "Stop alla multiproprietà nel calcio professionistico"

Semaforo rosso, mai più multiproprietà: il divieto è stato sancito oggi dal Consiglio Federale della Federcalcio. Mai più un caso Lazio-Salernitana, fine dei multi patron

Semaforo rosso, mai più multiproprietà: il divieto è stato sancito oggi dal Consiglio Federale della Federcalcio. Mai più un caso Lazio-Salernitana, fine dei multi patron. In conferenza stampa, a margine del CF dal quale è stato allontanato Claudio Lotito che si era presentato nonostante la squalifica, ha parlato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, esprimendosi poi anche sulla Salernitana.

I dettagli

"E' stato stabilito per il futuro il divieto assoluto di qualsiasi multiproprietà - ha detto - E' stato cioè sancito il principio per gli unici due casi ufficiali esistenti concedendo più di due anni e mezzo di tempo per avviare un percorso di cessione di una delle due società. La penalità sarà drastica: se non si riuscirà a cedere il controllo dei propri club entro il tempo previsto, il club che non lo farà rischia l’esclusione dai campionati. Probabilmente, accadrà per entrambe le squadre presiedute, perché non può essere il legislatore, né un tribunale sportivo a dire quale delle due società debba essere esclusa“. Rischierebbero Bari e Mantova: ci sarà tempo fino alla stagione 2024/25, attraverso una disciplina transitoria. 

Il caso Salernitana

Sono giorni delicati per il cavalluccio marino. I trustee hann ricevuto doppia offerta, la dealine per le proposte irrevocabili viene spostata. “Sono arrivate delle offerte alla Salernitana - ha detto il presidente della Federcalcio, Gravina - ma non entro nel merito, ci sono persone preposte per questo. Ci sono paletti chiari e non mi preoccupa questa situazione. Il modello del trust temporaneo però non è più sostenibile, in quanto adottato in un regime di emergenza. Questa pista rischia di privare una piazza importante come Salerno del suo calcio, che dovrebbe così ripartire dai dilettanti”. 


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