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Salernitana-Casertana, 1-1: è sempre festa nell'Arechi sontuoso

Pomeriggio e serata da consegnare negli annali del tifo per calore, colore e passione. Sul campo è 1-1, a Negro risponde Mancosu. Al triplice fischio si innalza la musica nei cuori dei tifosi nel volo in Serie B

Pareggio. Ma la festa continua in grande stile, non c'è il record di punti conquistati in Lega Pro, ma per un Arechi strepitosamente grandioso poco importa. La grande gioia riesplode con ancora più veemenza dopo i 94' di gioco. E' un punto esclamativo a carattere cubitali sulla conquista della Serie B.

LA PARTITA. Siamo davvero nel Principe degli stadi: l'Arechi di Salerno. Un'autentica meraviglia: ritmo, euforia, ardore e passione. Un fiume immenso di cuori granata innamorati. Tutto sensazionale. Circa ventiduemila i supporters a fare da degna cornice al traguardo raggiunto della Serie B. Per oggi tattiche e classifica passano in terzo piano, lo spettacolo è tutto sulle scalee dello stadio, con il muro del suono ad essere messo a dura prova all'ingresso della regina del campionato sul rettangolo verde per la potenza dell'ugola e dei battimani dei sostenitori granata. Contemporaneamente, una miriade di smiles innalzati: "Because i'm happy" è lo slogan che campeggia in Curva Sud Siberiano. Al triplice fischio, la squadra granata tornerà negli spogliatoi per essere richiamata in campo dai conduttori della festa post-gara, Simona Trezza ed Enzo Guariglia, e ricevere la reboante ovazione del pubblico. Sempre nell'after-match, effetti scenici e giochi luminosi in Curva Nord, alle spalle di una sorta di red carpet sul quale i calciatori granata riceveranno una medaglia celebrativa oltre all'incontenibile omaggio del pubblico. Momento canoro di Davide Moro con il "Nessun dorma"; musica dance a go-go ed un pizzico di amarcord con un ideale passaggio di consegne tra vecchie glorie della Salernitana e gli atleti di oggi che hanno fatto il grande ritorno in Serie B. Regolare l'afflusso all'interno dell'Arechi, giunti da Caserta oltre settecento sostenitori per una gara che significa tutto per le residue speranze play-off dei Rossoblu.

 Battute iniziali del match appannaggio della truppa ospite, la Salernitana agisce per lo più di rimessa. All'11' Favasuli serve dalla sinistra Moro, che di piatto destro deposita tra le braccia di Fumagalli. Al 16' Tuia deve salvare su Mancino. La squadra granata manovra a sprazzi, la Casertana è più convinta e, al 23', con Cissè che di sfondamento elude la marcatura di Lanzaro, chiama Gori alla provvidenziale parata. Emozioni col contagocce sul campo, poco importa per i tifosi di casa i quali hanno unicamente voglia di far festa. La Salernitana sull'asse Cristea-Favasuli si affaccia in area avversaria al 36', senza esito. La Casertana si rifà sotto sul finire della prima frazione, Caccavallo, ben servito dalla sinistra da un lancio teso e preciso di Mancino, tenta la zampata a pochi passi da Gori, la rete è sfiorata di un nulla. L'azione si inframezza tra altre due azioni interessanti, pur tuttavia all'intervallo è 0-0.

Gli scontri

Ripresa, dal settore Distinti esposti striscioni riportanti versi del poeta Alfonso Gatto, salernitano. "Il vero vincitore di questo campionato è Armandino" è il drappo esposto dai tifosi casertani nel settore a loro dedicato, applausi di approvazione da parte di quelli di casa. La vicenda del piccolo tifoso granata, che ha vinto una dura battaglia, ha unito tra loro molte tifoserie. In campo le squadre si affrontano solo a tratti a viso aperto. Al 9' è calcio di rigore per la Salernitana, Negro si invola ad ampie falcate, ben lanciato dalle retrovie, ed in area viene ostacolato, fallosamente secondo l'arbitro, da Mattera: è calcio di rigore che la stessa punta granata realizza, spiazzando Fumagalli. Si innervosisce la partita, in seguito, finora corretta, Rajcic e Cristea per reciproche scorrettezze vengono spediti anzitempo negli spogliatoi dal direttore di gara. La Casertana trova il pari al 35', pallone spiovente dalla destra, rovesciata di Mancosu da applausi e palla nel sacco, con Gori che resta a guardare. 1-1. Gli ospiti ci credono e premono. Visti i risultati sui campi di Benevento e Aversa, una vittoria darebbe alla squadra di Campilongo i play-off. Al 44' scambio Mendicino-Favasuli, l'ex pisano spedisce di poco sul fondo. Al fischio finale dell'arbitro è pareggio. La Casertana è fuori dagli spareggi post season. Per Salerno e la Salernitana può riprendere la grande festa. O forse non era mai terminata. Nel dopo-gara, all'esterno dell'Arechi, un manipolo di scalmanati cerca il contatto con i tifosi ospiti, ma il tutto è prontamente domato dalle Forze dell'Ordine.

Il tabellino della gara

SALERNITANA (4-3-3): Gori; Franco, Bocchetti (dal 1'st Trevisan), Lanzaro, Tuia; Favasuli, Pestrin, Moro; Negro (dal 27'st Mendicino), Cristea, Gabionetta (dal 42'st Perrulli). A disp.: Esposito, Grillo, Bovo, Calil. All.: Menichini.

CASERTANA (4-2-3-1): Fumagalli; Idda, Mattera, Murolo, Bianco (dal 33'st Carrus); Marano, Rajcic; Caccavallo (dal 26'st Cunzi), Mancosu, Mancino (dal 21'st Diakitè); Cissè. A disp.: D’Agostino, Antonazzo, Tito, Carrus, Agodirin. All.: Campilongo.

Arbitro: Vesprini di Macerata

Marcatori: 10'st Negro (S) su rig., 35'st Mancosu (C)

Note: pomeriggio nuvoloso, campo in ottime condizioni. Spetattori complessivi: 21755  di cui circa 700 ospiti.  Ammoniti: Pestrin (S), Caccavallo (C), Mancosu (C), Marano (C). Espulsi: Rajcic (C) e Cristea (S) al 15'st. Angoli: 1-2. Recuperi:  2'pt- 4'st. Prima del fischio d'inizio, deposto dai calciatori granata un fascio di fiori, sotto lo spazio tra Curva Sud Siberiano e Distinti, dove campeggiano gli effigiati volti di Enzo, Ciro, Peppe e Simone, giovani tifosi  morti nel '99 di ritorno dalla trasferta di Piacenza.


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